TEMO IL giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato da una generazione di idioti». La frase, per chi non lo sapesse, è di Albert Einstein. 

Oggi giorno gli interessi dei ragazzi sono cambiati, il computer e il cellulare assumono un ruolo fondamentale nelle loro vite; la quotidianità si sta lentamente trasformando.

Le nuove tecnologie stanno facendo perdere ai più l’importanza di valori veri come la famiglia ,l’amore e  l’ amicizia. I ragazzi si conoscono solo tramite computer e gli smartphone, in realtà fra loro non esiste un legame “fisico” costituito da abbracci o strette di mano: può tutto ciò definirsi amicizia.

I giovani raramente riflettono sugli effetti negativi della tecnologia. Ma fino a che punto i nuovi media aiutano a migliorare le capacità di comunicazione non verbale? In che modo influiscono sul nostro modo di affrontare determinate situazioni?

Come in ogni contesto simile, non ha senso fare delle generalizzazioni: c’è chi usa molto lo smartphone ma non per questo può considerarsi dipendente, ma è innegabile che il problema esista e sia sufficientemente dimostrato. Insomma, in Cina hanno addirittura delle corsie preferenziali per chi per chi usa lo smartphone mentre cammina

La verità è che la dipendenza da smartphone potrebbe essere un problema più grave di quello che molti di noi vogliono ammettere.

Secondo la ricerca Global Mobile Consumer Survey 2015 condotta daDeloitte, noi gente del Bel Paese non ci facciamo mancare nessuna delle pessime abitudini legate all’abuso dei dispositivi mobili: siamo ossessionati dai social network e dalle notifiche, non rispettiamo il codice stradale, tendiamo ad isolarci quando siamo con amici e chi più ne ha, più ne metta.

Lo studio è stato condotto in 31 paesi, per un totale di 49.500 interviste online, che hanno rapportato le abitudini degli italiani a quelle del resto d’Europa e scoperto il primato negativo degli abitanti del Bel Paese.

Secondo la ricerca, gli italiani sono in testa per controllare lo smartphone appena svegli (lo fa il 70% degli intervistati) e nei 30 minuti prima di andare a letto (il 63%); inoltre, il 68% di noi controlla compulsivamente il telefono, pur non avendo ricevuto alcuna notifica (lo fanno anche nel resto d’Europa, ma meno frequentemente)

A capo della ricerca il professor James Robert, che spiega come gli atteggiamenti degli utenti dipendenti da smartphone possano essere molto simili a quelli di chi fa uso di sostanze psicotrope. Così come nei soggetti in crisi d’astinenza, infatti, per alcuni soggetti passare troppo tempo lontani dallo smartphone può causare ansia o attacchi di panico, mentre la batteria scarica può scatenare un sentimento di disorientamento. Inoltre, un elevato numero di  dipendenti da smartphone hanno dichiarato che l’uso del dispositivo influenza il loro umore.

Come in ogni contesto simile, non ha senso fare delle generalizzazioni: c’è chi usa molto lo smartphone ma non per questo può considerarsi dipendente, ma è innegabile che il problema esista e sia sufficientemente dimostrato. Insomma, in Cina hanno addirittura delle corsie preferenziali per chi per chi usa lo smartphone mentre cammina

Secondo le stime, l’uomo medio passa circa 8,5 ore al giorno con lo smartphone, mentre per le donne la cifra sale a 10 ore quotidiane e per chi vuole disintossicarsi, paradossalmente, la soluzione potrebbe essere un’app. Ce ne sono diverse che ci aiutano a non utilizzare il dispositivo, come ad esempio FlipD, che praticamente ci impedisce di utilizzare lo smartphone per un determinato periodo di tempo, salvo chiamare i numeri di emergenza o alcuni contatti precedentemente selezionati.

Flipd offre inoltre alcune possibilità utili a rendere l’applicazione ancora più efficace: potrete, ad esempio, impostare una risposta automatica da inviare alla ricezione di messaggi e chiamate, utilizzare (una volta per blocco) un minuto di accesso libero allo smartphone, oppure selezionare dei contatti di emergenzache, in caso di necessità, potranno essere chiamati anche durante il blocco dello smartphone.

Molto interessante, infine, è la funzione di blocco di gruppo: attraverso un codice creato dall’applicazione potrete infatti creare dei gruppi che vi permetteranno di bloccare lo smartphone di altri utenti al loro interno. In questo modo i genitoripotranno così regolare l’utilizzo del cellulare sia che  dei propri figli e seguire il mondo !

Ma la tecnologia è solamente un qualcosa di negativo? Assolutamente no. Come potremmo tenerci in contatto con le persone care e magari lontane? Come potremmo fare a meno della tecnologia nel campo medico e della ricerca, nella scuola o in tanti altri settori nei quali essa svolge un ruolo fondamentale? Senza di essa saremmo ancora allo stesso livello di qualche decina di anni fa. La tecnologia, se utilizzata con giudizio e per i giusti scopi, è un aiuto per la società: farne a meno sarebbe un errore. Ciò significherebbe tornare indietro nel tempo… si assisterebbe ad un regresso invece che un progresso.

 

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