Si chiama “Fondo Salvacasa” e sembra essere la soluzione ideale per tutti quegli italiani che hanno lo sfratto in seguito alla vendita all’asta del proprio immobile e non sanno dove andare.Il fenomeno è in forte aumento: su scala nazionale le esecuzioni immobiliari in essere e con probabile conclusione nei prossimi 5 anni sono stimate in circa 248.000 ,da ex proprietari di una casa pignorata per morosità, a inquilini della stessa casa pagando un affitto a canone calmierato, controllato e non esoso.

I fondi  “salvacasa”, strumenti di nuova concezione che si propongono di investire acquistando gli immobili in asta e riassegnarli in locazione agli ex proprietari. – rivolto a investitori istituzionali, soprattutto a banche di credito cooperativo (senza fini di lucro), compagnie assicurative e fondazioni. – 

ESEMPIO

  • Appartamento acquistato dal debitore nel 2006 al prezzo di 130.000 euro;
  • Mutuo ventennale per Euro 100.000= con rata mensile di euro 1.000;
  • Immobile in vendita ad asta (6° ribasso) al prezzo di Euro 30.000;
  • Acquisto dell’immobile al prezzo base d’asta che assommato ai costi vari(stimati in euro 5.000 incluso tasse) porta ad un valore di carico di euro35.000;
  • Affitto alla famiglia del debitore esecutato ad euro 250 mese, pari ad unrendimento lordo per l’investitore del 9% circa;
  • Rivendita dell’immobile alla famiglia affittuaria a 5 anni, al prezzo di euro50.000 (dunque meno della metà di quanto pagato nel 2006) con unrendimento lordo aggiuntivo per l’investitore dell’8,5% annuo
  • L’operazione avrebbe dunque un rendimento lordo del 17,5% che al netto dicosti e tasse calcolati cumulativamente pari al 10%, porta ad un rendimento netto del 7%.

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