Di solito si pensa alle banche come istituzioni infallibili, soprattutto perché non si riesce mai ad avere il controllo su di esse, tanto che anche le persone,più addentro alla materia faticano a comprendere il sistema.
Proviamo a pensare ai nostri nonni e ai nostri genitori. Cosa pensano queste persone delle banche? Le vedono come delle istituzioni. Abbiamo in mente alcuni anziani della nostra famiglia che hanno un rapporto di conoscenza con il direttore della banca, con la banca e il regalo a fine anno.
Tra l’altro in questi giorni abbiamo sentito una definizione, che ha dato la Santanché delle banche, che recitava: “la banca è quell’istituzione che ti prende per i fondelli tutto l’anno e poi ti regala a Natale l’agenda”.
Ci sentiamo in debito con la banca per quello che fa per noi. E in questo caso c’è un meccanismo un po’ perverso perché:
– se non ci concedono credito, dobbiamo essere riverenti per poterlo ottenere.
– se, invece, ce lo concedono, dobbiamo essere riverenti perché l’abbiamo ottenuto e, possiamo aggiungere due cose:
1^ si è sempre pensato che le banche, benchè debbano curare i loro interessi, non si spingerebbero mai oltre certi limiti, e oltre ciò che è lecito e che è in linea con le leggi vigenti. Si pensa che le banche non verrebbero mai meno agli accordi contrattualmente intrapresi.
Aperto il conto corrente o un fido, nessuno immaginerebbe che, nel corso del rapporto con la propria banca, quelle condizioni pattuite contrattualmente vengano a cambiare. Tutti credono che quel contratto sottoscritto non sia mai unilateralmente modificato, per cui non si preoccupano di controllare durante il rapporto le condizioni concordate..
2^ sia che la banca commetta un errore, o se, in malafede, un illecito, il pensiero che si ha subito è:
come fare – eventualmente – a controllare e verificare errori e/o illeciti.
Innanzitutto si tratta di capire, se sono stati commessi degli illeciti, per quanto tempo e che somma è stata sottratta dal proprio conto.
sfido chiunque a prendere in mano un estratto conto e a verificare le condizioni pattuite inizialmente all’apertura del conto, o dove, esiste un fido di cassa, verificare se la banca sta richiedendo un tassousuraio, per cui, oltre la soglia di legge stabilita dalla Banca d’Italia.
Io penso che, nella maggior parte dei casi, “il cosiddetto’uomo di strada” non conosce veramente le condizioni che gli vengono applicate sul conto o sullo sconfinamento o sulle spese, quindi, diventa improbabile, impossibile capire dove può nascere il problema.
Le persone, non conoscendo bene i meccanismi bancari, non possono difendersi. Ed è normale, perché come già detto, è così complicato entrare nelle maglie della rete bancaria che solo un ristretto numero di persone riesce a capirlo.
Si può confermare che la persona media e l’imprenditore medio ogni giorno impiega una buona parte, delle proprie energie, tempo e soldi per ripagare gli interessi e i debiti con le banche e questo riguarda anche chi i debiti non li ha.
I vari tipi di affidamento generano conti specifici quali :
1.Conti ordinari o di corrispondenza
2.SBF (Salvo buon fine)
3.Anticipo Fatture
I conti correnti di nostro interesse sono quelli AFFIDATI almeno per 20/30.000 € con una media di 5-6 anni di vita in quanto al 90% sono gravati da Anatocismo ed Usura Oggettiva art.644 c.p.co 3 e Usura Soggettiva art.2L:108/96,.
A questo punto giova precisare in che cosa consiste il cosiddetto “TASSO DI USURA”
IL TASSO DI USURA – ogni tre mesi la banca d’Italia stabilisce il tasso massimo d’interesse, detto anche “tasso soglia”, che le banche possono applicare ai loro clienti, quando questi chiedono un mutuo, un prestito o un fido. Quando questo tasso soglia viene superato, la banca commette un’usura e i clienti possono richiedere i soldi indietro per vie legali .
COME CAPIRE SE SI E’ OGGETTI A TASSO D’USURA – Per capire se si è stati oggetto di interessi da usura, prima di tutto è necessario recarsi in banca e richiedere gli estratti trimestrali a scalare. Per legge la banca è obbligata a dare i documenti degli ultimi 10 anni, il contratto del conto corrente e il contratto di fido.
Allo stesso modo Si possono controllare anche i conti correnti già chiusi, a meno che non siano passati più di 10 anni
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